Implantologia

L’implantologia ha inizio ai primi del ‘900 ad opera di alcuni ricercatori che svilupparono sistemi diversi per risolvere casi di pazienti con edentulia parziale o totale . Essi studiarono i materiali , le forme, le procedure. Inizialmente i materiali usati per la costruzione degli impianti furono dalle leghe auree, l’acciaio , leghe stellitiche e materiali ceramici .La ricerca piu grande in materia e pero da attribuire alla scuola Svedese che con il dr. Branemark che studiò un nuovo materiale : il TITANIO. Il titanio infatti lega con l’osso dell’organismo ospite andando ad osteoitegrandosi. L’osso quindi va ad circondare i manufatti costruiti con questo materiale integrandolo perfettamente tanto da rendere impossibile la sua rimozione. Da qui partì lo sviluppo, con metodi scientifici rigorosissimi, di quello che è tutt’ora il fondamento teorico e clinico dell’implantologia e cioè l’OSTEOINTEGRAZIONE. I risultati ottenuti da Branemark con le sue metodiche d’intervento superavano il 90 % di successi nei controlli eseguiti a 5-8 anni dall’intervento.

Che cos’è un impianto

Possiamo considerare un impianto come una vite  inserita nell’osso, per rimpiazzare uno o piu’ denti mancanti. Fino a qualche anno fa, c’erano solo due possibilita’ per sostituire un dente mancante, vale a dire: costruire un “ponte”, o una “protesi rimovibile” ( che puo’ essere a seconda dei casi “parziale” o “totale” ).

Il Rigetto

La domanda che i Pazienti piu’ frequentemente rivolgono al dottore, e’ relativa al cosiddetto “rigetto”. Il rigetto in se’ sarebbe la non identificazione di strutture o agenti esterni da parte dell’organismo, che vengono riconosciuti non propri  e quindi non accettati dall’organismo stesso con conseguente rimozione in pratica una reazione al corpo estraneo. In senso lato,con i tipi attuali di impianti al titanio (detti “osteointegrati” ) il concetto di rigetto e’ superato anche perché è un materiale ampiamente usato in ortopedia.

Osteintegrazione

In alcuni casi puo’ aversi semplicemente una “non osteo-integrazione”, vale a dire, in maniera molto semplice: l’impianto non si omogenizza bene con l’osso circostante. In tale evenienza, il piu’ delle volte e’ sufficiente rimuovere l’impianto, attendere un certo periodo di tempo, e sostituirlo con uno nuovo.
Personalmente,ritengo sia in ogni caso prudente aspettare qualche mese dalla inserzione della vite o per poter mettere su di essa il dente finto. In questo caso, gli studi a lungo termine ci sono da diversi anni, e le percentuali di successo sono molto alte : c’e’ chi parla di successo in oltre il 95% dei casi ! A prescindere da tutto, una cosa comunque e’ certa: l’ Implantologia e’ giunta al giorno d’oggi ad un livello notevole di affidabilita’. sicuramente piu’ economica.

Implantologia

Quando vi è la mancanza di uno o più denti a causa di carie, malattia parodontale, traumi o altro c’è la necessità di sostituire questi elementi mancanti, sia per un fattore estetico sia per quello funzionale. La possibilità di scelta varia tra l’esecuzione di un ponte, una protesi o affidarsi all’ implantologia. Il sistema più adatto  di impianti dentali per se stessi deve essere scelto solo consultandosi con l’odontoiatra, il quale esegue un attento studio per valutare la fattibilità di mettere un  impianto dentale o piu’ impianti dentali e il sistema più adatto a voi.

Gli impianti dentali  fanno parte dell’  Implantologia sono protesi che sostituiscono i denti naturali, si inseriscono nell’osso della mascella o della mandibola e si compongono di un impianto “radice artificiale” che viene inserito nell’osso sul quale sarà innestato un moncone nel quale sarà fissata una corona (il dente artificiale).

Alcuni esempi con impalntologia e differenze con sistemi tradizionali

Primo Esempio di Impianto dentale  – Mancanza di 1 dente singolo

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Secondo esempio di impianto dentale – Mancanza di più denti

Situazione iniziale: mancanza degli ultimi 3 denti dell’arcata inferiore.
Soluzione con protesi tradizionale: Protesi rimovibile ancorata ai denti naturali.
Soluzione con implantologia dentale: 2 impianti che forniscono il supporto ad un ponte di 3 elementi. Funzionalità masticatoria completamente restituita.

Terzo Esempio di Impianti dentali – Mancanza totale di denti in un arcata (mascella o mandibola)

Situazione iniziale: Mancanza totale di denti, la dentiera è appoggiata esclusivamente sulle mucose
Soluzioni con Impianti: Protesi Rimovibile, la dentiera può essere ancorata stbilmente su impianti (generalmente 2 nella mandibola e 4 nella mascella) aumentantdo significativamente il comfort del paziente.
Protesi Fissa: Qualora la quantità e la qualità dell’osso disponibile lo permettano è possibile realizzare una protesi fissa su impianti, questa soluzione ripristina al meglio la funzionalità e l’estetica.